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mercoledì 16 gennaio 2013

Conferenza sulle Nanotecnologie al Liceo Alberti

Conferenza sulle Nanotecnologie al Liceo Alberti a cura di Giancarlo Vignoli


Nell'ambito degli incontri di aggiornamento e studio promossi dal nostro Istituto, una buona rappresentanza di alunni del Liceo ha partecipato alla Conferenza sulle Nanotecnologie, tenutasi presso il Liceo Scientifico Statale Leon Battista Alberti di Minturno il giorno 16 gennaio 2013. Relatore è stato il Prof. Florestano Evangelista, Ordinario di Struttura della materia presso l'Università Roma Tre, il quale ha illustrato le diverse metodologie e le innovazioni sperimentali della Rivoluzione Tecnologica contemporanea, attraverso una breve panoramica sui nuovi materiali scoperti e sui relativi campi di applicazione.
In particolare, dopo una breve introduzione sulla nascita della Nanoscienza, tema principale dell'incontro sono state le innovazioni nanotecnologiche.
Le nanotecnologie, il cui termine indica generalmente la manipolazione della materia a livello atomico e molecolare, rappresentano un ramo della scienza applicata alla tecnologia in continua espansione: lo studio delle nanotecnologie e delle nanoscienze si concentrano su un mondo di dimensioni compreso tra 0,1 e 100 nanometri, unità di misura fondamentale degli studi in questo settore, pari ad un miliardesimo di metro, cioè un milionesimo di millimetro.
I campi di applicazione di questa scienza sono vastissime: da nanorobot rivoluzionari a prodotti innovativi nel settore della difesa, passando per sonde portatrici di farmaci dirette al bersaglio specifico, trattamenti anti-tumorali, nuovi materiali come "vetri intelligenti", sorgenti luminose a bassissimo consumo, oltre che avveniristiche soluzioni nel campo delle ICT, acronimo inglese per "Tecnologie dell'informazione e della comunicazione".
La conferenza si è rilevata molto stimolante per gli studi "in progress" che queste nanoscienze portano alla ribalta, ormai, quasi quotidianamente e che stanno cambiando velocissimamente il nostro modo e tenore di vita. Indicandoci, anche, nuovi percorsi professionali da intraprendere al termine dei nostri studi di scuola secondaria, poiché,  quest'ambito, crea richiesta di grande offerta di lavoro e tanto ne produce negli indotti e sarà, come accertato da studi ed analisi, uno dei principali settori di lavoro tra 30-50 anni.