Il Grafene e l'omologazione del cervello umano a cura di Giancarlo Vignoli
Con oltre 2 miliardi di € di stanziamento,
l'Europa punta sull’innovazione con due progetti rivoluzionari, entrambi a
firma italiana.
Il primo, punta alla ricerca sulle
applicazioni del “Grafene”, il materiale più sottile tra quelli oggi
conosciuti, chimicamente composto da un unico strato di atomi di carbonio, e,
pertanto, ottimo conduttore di elettricità e calore. Nonostante la sua
impressionante esilità e leggerezza -si pensi che un metro quadro di grafene
pesa meno di un milligrammo-, è 100 volte più resistente dell’acciaio,
promettendo grandi cose nella realizzazione di computer e tablet flessibili,
cavi di collegamento Internet estremamente veloci, ma anche aerei leggerissimi.
Compito dell’Italia è guidare le attività
relative alle possibili applicazioni del Grafene per l’energia, ad esempio con
celle fotovoltaiche più efficienti, e per nuovi materiali, come quelli al
servizio dell’ingegneria dei tessuti. A capo del progetto vi sono Vincenzo
Palermo, della “Isof-Cnr”, l'“Istituto per la sintesi organica e la
fotoreattività”, mentre Vittorio Pellegrini, della “CnrNano”, ossia l'“Istituto
nanoscienze del Cnr”, guida la ricerca sulle applicazioni nel campo
dell’energia.
Il secondo, ancor più ambizioso, progetto, ha
l’obiettivo di costruire un supercomputer capace di imitare il cervello umano,
sotto ogni aspetto, sia logico che emotivo.
In “Cervello umano”, l'Italia prende parte
con il “Lens”, ossia il “Laboratorio Europeo di Spettroscopia Non lineare”,
dell’Università di Firenze, con il “Politecnico” di Torino, l’Università di
Pavia, l’ “Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico
Fatebenefratelli” di Milano, ed il “Consorzio Interuniversitario Cineca di
Bologna”.
L’obiettivo fondamentale è quello di mettere
insieme tutte le conoscenze sul cervello umano, ricostruendo il suo
funzionamento su avanzatissime piattaforme informatiche.
Tra gli innumerevoli campi di applicazione
possibili, vi sono la comprensione delle malattie degenerative del sistema
nervoso ed una nuova generazione di supercomputer, capaci di simulazioni che
introdurranno una verosimiglianza sempre maggiore nelle rappresentazioni
digitali dell'attività del pensiero umano.