Il
nuovo anno ci ha fatto assistere ad una scelta inusuale per la storia della
Chiesa moderna, ovvero le dimissioni di Papa Benedetto XVI.
E’
stato sicuramente un atto di coraggio e grande umiltà da parte del Pontefice,
in quanto, così facendo, ha rinunciato alla sua autorità e al suo prestigio. Ma
è stata anche una scelta molto sofferta, perché, come da lui stesso affermato
in un’intervista rilasciata a Bruno Vespa qualche tempo fa, egli non avrebbe
mai rinunciato al mandato di Vescovo di Roma, perché solo lo Spirito Santo può
farlo.
Le
motivazioni che hanno portato il Papa ad “abdicare”, come esso stesso ha
dichiarato, sono da ricondurre all’età avanzata, alla mancanza di forze,
condizioni queste che impedirebbero una buona conduzione della Chiesa, ragion
per cui, un Papa più giovane e con migliori condizioni di salute, sarebbe
preferibile per un auspicabile rinnovamento della Chiesa.
L’opinione
che aleggia tra la gente è che il Papa emerito, Ratzinger, si sia ritirato
anche per una sofferenza del “cuore”, afflitto dai mali e dalla corruzione
interni alla Chiesa.
Per
ora, però, si può solo sperare che le aspettative di tutti, Ratzinger compreso,
non vengano deluse e che la Chiesa possa vivere una nuova stagione, recuperando
credibilità.